...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

mercoledì 11 gennaio 2012

Fahrenheit 451



"Non c'è milite del fuoco che, prima o poi, non passi questa crisi. Hanno soltanto bisogno di capire, di sapere come funzioni il meccanismo. Te ne parlerò io. Un tempo, i libri, si rivolgevano a un numero limitato di persone, sparse su estensioni immense. Ed esse potevano permettersi di essere differenti. Nel mondo c'era molto spazio disponibile, allora. Ma in seguito l'uomo del diciannovesimo secolo coi suoi cavalli, i suoi cani,carri, carrozze, dal moto generale lento. Poi, dal ventesimo secolo, il moto si accelera notevolmente. I libri si fanno più brevi e sbrigativi. Riassunti. Giornali tutti titoli e notizie, le notizie praticamente riassunte nei titoli. Tutto viene ridotto a pastone, a trovata sensazionale, a finale esplosivo. La durata degli studi si fa sempre più breve, la disciplina di allenta, filosofia, storia, filologia abbandonate, lingua ortografia sempre più neglette, fino ad essere quasi del tutto ignorate. La vita diviene una cosa immediata, il posto è quello che conta, in ufficio o in fabbrica, il piacere si annida ovunque, dopo ore lavorative. Perchè imparare altra cosa che non sia premere bottoni, girar, manopole, abbassar leve, applicar dadi e viti? Più sport per ognuno, spirito di gruppo, divertimento, svago, distrazioni (...) La gente assimila sempre meno. Le autostrade e le altre strade sono affollate di gente che va un pò dappertutto, ovunque, ed è come se non andasse in nessun posto. I profughi della benzina, gli erranti del motore a scoppio. Le città si trasformano in auto-alberghi ambulanti, la gente sempre più dedita al nomadismo va di località in località, seguendo il corso delle maree lunari, passando la notte nella camera dove sei stato tu oggi e io la notte passata (...)Nessuna meraviglia che i libri non si vendessero più (...)"
Tratto dal romanzo "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury scritto agli inizi degli anni '50 (secolo scorso). Il libro narra di una società futura dove i libri vengono bruciati dai vigili del fuoco.
Presto ne sentirete parlare di più. Nel frattempo, leggete il libro.

sabato 7 gennaio 2012

J.Edgar

Sala buia, gremita di persone. Ritardatari della prenotazione con scatole di popcorn strabordanti, di bicchieri di coca opportunamente coperti. Bocche masticanti, luci dei telefonini da spegnere o con le ultime parole da spedire per l'appuntamento dopo grande schermo.
Immagini quasi bianco e nero riempiono lo schermo. Qualcuno comincia a fare silenzio.
Viene condivisa la storia di un uomo che ha cambiato le sorti di un paese. La macchina da presa scorre gli anni di quest'uomo e di quanti lo hanno accompagnato nel bene o nel male.
Non appare tanto l'importanza dei fatti storici, quanto la sua umanità entrata nella vita di una nazione, cambiandone la direzione. Il giudizio sul suo operato non viene espresso dal regista. Forse spetta ad ognuno di noi. Anzi, forse dovremmo cogliere l'opportunità per leggere la realtà e proiettarsi nel futuro senza giudicare.
Già, la realtà. Quello che ho potuto riscontrare io stasera è una realtà dove ci sono ancora persone che sbottano in risate, commentini, battutine di fronte alla dimostrazione di affetto di due persone. E' stata la nota stonata, l'acido nel dolce, il nervo punto nel vivo. E' stata la poesia che eleva al cielo strappata di mano al poeta e gettata nel fango. E' stato come morire di sete, perchè nessuno ha voluto prendere l'acqua del pozzo. E' stato un retrocedere nel tempo, tornare dove non era concesso capire. E' stato un tuffo nel brutto.
Consiglio a tutti la visione di " J.Edgar" sperando che il pubblico possa dare una buona...Visione.


domenica 1 gennaio 2012

Capodanno

Ciò che mi ha colpito di più nella notte scorsa sono state le quantità di fuochi d'artificio esplosi per più di mezz'ora dallo scoccare della mezzanotte. Non è una battuta da pesare sui "botti" che "colpiscono", ma proprio lo stupore ingenuo (mio e della mia gatta Crocchetta) nel guardare dalla finestra della cucina le scie luminose, i colori esplosi in cielo. Uno stupore che si conclude con un "Perchè?" Che significato ha?
Le volte che ho assistito personalmente al lancio di botti, da parte di persone adulte, ho sentito la loro adrenalina nello sfidare il tempo che consuma la miccia, l'azzardo nell'indirizzare l'esplosione in un luogo (forse) sicuro e la trepidazione nell'attesa del botto prima o dopo lo scintillio della polvere bruciata. Sensazioni condivise solo in parte, perchè anche in quei momenti in testa mi girava la domanda "Perchè?" oltre al riverbero del colpo. E di seguito i bambini, tra mille (inutili) raccomandazioni degli adulti che imitano i gesti dei grandi, per...imitare i gesti dei grandi e farsi dire e dirsi Bravi!
Cosa centra tutto questo con il capodanno? Cosa significa attendere la mezzanotte dell'ultimo dell'anno per accogliere in nuovo anno con un colpo? Forse per farsi dire bravi? Casomai non accogliamo, ma spaventiamo il nuovo anno (oltre che a spaventare Crocchetta)!
Sia chiaro che anche a me piace vedere i fuochi d'artificio, ma solo se diventano spettacolo, cioè se sono fatti esplodere da persone competenti, che si mettono e mettono in sicurezza. Io considero gli organizzatori degli spettacoli pirotecnici degli artisti. Sanno tirar fuori delle belle emozioni, perchè amano il loro lavoro e le persone che guardano il frutto della loro passione. Ma quando vedo lanciare in aria in modo inconsulto, incontrollato, non autorizzato, azzardato dei petardi, a me salta subito in testa il perchè arrivare a questo, soprattutto se il giorno dopo si contano vittime e danni su tutti i versanti.
...e il prossimo giro di colori sarà la Befana...speriamo non le brucino la scopa!
Buon 2012 a tutti.