...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

venerdì 30 dicembre 2011

Cercando di ricordare...

Sto cercando di ricordare quanto ha detto Antonio Campodall'Orto, coneglianese d'origine, milanese di adozione e attuale presidente della MTV.
Alcune cose sfuggono, altre arrivano come il TEMPO che deve essere interamente riempito di informazioni e di messaggi tanto che lo stacchetto di venti secondi deve dire qualcosa. Oppure la generazione dei Millenners, quelli che "sono" tecnologia tanto che la parola tecnologia fa parte del nostro modo di dire, mentre per i Millenners è realtà, pane quotidiano.
E ancora la lettura della situazione italiana per niente meritocratica e assolutamente di privilegio in base ad una determinata posizione sociale. Lo strumento televisivo ormai quasi sorpassato dagli strumenti mobile. Molte altre considerazioni sono state fatte, grazie anche agli interventi del pubblico, numeroso nonostante l'orario prima di cena e il ritardo del presidente. Ma ricordando, la cosa che mi colpisce ora, è stata l'assenza del giudizio. Mi sto rendendo conto che nei discorsi che faccio quotidianamente il giudizio presto o tardi salta fuori. Diventa una necessità, quasi come per dare senso a ciò che affermo. Perchè? Perchè ho bisogno di dire giusto o sbagliato? Perchè non posso dare e dire una lettura della realtà e basta? Ecco che allora mi accorgo che giudicare preclude il futuro, evita l'approfondimento, il mettere e il mettermi in discussione. E' come sbarrarsi la strada, alzare un recinto ai lati del sentiero che sto percorrendo; mi ripara dal vento e dal sole, ma non mi permette di vedere chi sta camminando con me.
Buon Fine 2011.

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