"Nel 1917 Melvin Jones, un uomo d'affari trentottenne di Chicago, disse ai soci del proprio business club locale che avrebbero dovuto guardare oltre i problemi legati al lavoro e dedicarsi al miglioramento della comunità e del mondo. Il gruppo di Jones, il Business Circle di Chicago, sosteneva la sua visione.
Dopo aver contattato gruppi simili negli Stati Uniti fu tenuto un incontro organizzativo il 7 giugno 1917, a Chicago (USA). Il nuovo gruppo prese il nome di uno dei gruppi invitati, la "Association of Lions Clubs". Nell'ottobre dello stesso anno si tenne una convention nazionale a Dallas (USA) nel corso della quale vennero approvati lo statuto, il regolamento, gli scopi e il codice etico.
Nell'arco di tre anni i Lions divennero un'organizzazione internazionale. Da allora, abbiamo ottenuto i più alti riconoscimenti per la nostra integrità e trasparenza. Siamo un'organizzazione ben gestita, con una visione consolidata, una missione precisa e una lunga tradizione di cui siamo orgogliosi."
Il via d'inizio alle riunioni del Lion's Club viene dato dal suono della campana e da tre inni: Americano, Europeo ed Italiano.
Vengono poi letti i principi ispiratori del Club e poi avanti con quanto c'è da discutere.
Martedi' 11 giugno al chiostro di San Francesco a Conegliano si è tenuto l'incontro della conclusione dell'anno di presidenza del Lion's Club di Conegliano e le "Voci in Viaggio" hanno avuto l'onore di partecipare a questo evento intervenendo con la lettura di alcune poesie dialettali scelte dalla sig.ra Bonelli, moglie di uno dei componenti del Club.
Comisso, Leonello Porta, Gian Mario Villalta e Zanzotto le loro parole hanno segnato la pausa tra il primo e il secondo piatto di una cena a base di pesce squisita.
Squisiti erano pure i nostri commensali con i quali abbiamo condiviso i nostri lavori e i nostri progetti.
E loro ci hanno parlato di voli, di vecchie storie d'amore, di giornate al golf e di future passeggiate con i bastonicini...
La serata è trascorsa leggera, riscaldata dal vento di una tarda primavera, dalle voci delle rondini che sempre svettano sopra la collina di Conegliano e dallo sguardo del possente campanile del Duomo.
Altri Amici da ricordare portandoli nel cuore.
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