...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

lunedì 19 ottobre 2015

Un viaggio.


Finalmente si parte. Abbiamo aspettato tutta l’estate con impazienza mista a gioia per questo primo viaggio in aereo. Destinazione Trapani e la splendida isola di Marettimo. Siamo qui sedute strette strette su questa macchina con le ali. Siamo già sopra le nuvole, felici e serene come due bambine, senza paura ma con una grande carica. Tutto è così bello da sembrare quasi un sogno. Ecco Erice, Trapani, si avvicinano con le loro luci. Si atterra con un patapum. Ma anche questo nel sogno ci sta. Trapani di sera, centro storico, pieno di gente, di luci, di musica, di profumi, mi sa che il sogno è diventato realtà. Tutto ti avvolge, ti accoglie. Mi meraviglio di tanta bellezza, grandezza, tanta storia e tanta contemporaneità. Tanti giovani, colorati, sorridenti, aperti a questo loro paese che amano e che li ama. Il giorno appresso usciamo un po’ sul tardi, e subito vengo sorpresa da questa nuova luce, questo nuovo sole. La luce e il sole sono come una veste a festa. Luminosa e calda, ma non soffocante. Così mi sento! Il viso, la mia pelle troppo pallidi per questi luoghi, nel giro di poche ore sono già color ambra. Entriamo in un vecchio forno, aperto diciotto ore al giorno. Incontriamo una donna, Silvana, che il fare pane e dolci era stato il suo sogno fin da sempre. Pane nero, con grano antico, ricoperto di semi di sesamo. Arancine che con la loro panatura illuminavano tutta la stanza. Cannoli grandi ricchi di ricotta di pecora freschissima. Quel giorno ci siamo messe a tavola con un rispetto  e attenzione nuovi per il cibo, soprattutto Sonia, che da più di quarant’anni ricordava questi luoghi e questi sapori. Vederla mangiare le arancine di riso era una bellezza, se le è godute pian piano. Mangiava riemergendo ogni tanto dai suoi ricordi di bambina. Il giorno dopo siamo partite per l’isola di Marettimo. Aliscafo, tanta gente, mare che sta lì a farsi ammirare, navigare, a volte tradisce, ma sempre bello, dai mille riflessi e colori. Un mare chiacchierone che ti vuole raccontare di sé, dei fratelli che ha incontrato, che ha custodito. Ma un mare sempre vero, anche quando il vento, le correnti, lo fanno diventare grosso, pericoloso, violento, e ti ricorda che ci vuole attesa, pazienza e ancora attesa per attraversare. E’ quello che è successo a Marettimo, l’isola dove Sonia ha passato una parte della sua infanzia. Un’isola disegnata da un artista molto ispirato, bella, anzi bellissima. Un pugno di case bianche con i balconi blu. Alle spalle una natura florida ricca di profumi e colori. Circondata da un mare che custodisce tanti segreti e tante meraviglie. Le grotte popolate da chissà quali creature. Facendo il giro con la barca mi sono immaginata creature fantastiche abitare questa bellezza. Ho iniziato questo viaggio con la volontà di lasciarmi condurre e guidare solo dalla bellezza che avrei incontrato. E’ stato un viaggio ricco, meraviglioso. La luce la ricordo tutti i giorni e cercherò di ricordarla il più a lungo possibile perché possa illuminare i momenti che mi sono bui.

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