...Quando il boscaiolo inesperto si accinge all'opera, occorre
una certa dose di autocontrollo: la prudenza è una virtù che serve
anche all'impiegato d'ufficio, ma più ancora a chi maneggia una
motosega. Anche i boscaioli di una volta avevano terribili incidenti sul
lavoro, e chi non usa la massima accortezza con la motosega rischia di
mutilarsi. A piena velocità, la catena scorre a 70 km/h, e calcolando
entrambi i lati il taglialegna si ritrova in stretta vicinanza con più
di mille famelici denti al secondo. Questo libro non ha la pretesa
d'insegnare come abbattere alberi in modo sicuro: occorrono testi
appositi e insegnamenti pratici. In Norvegia è ormai diffusa l'idea che
per maneggiare una motosega si debba seguire un corso specifico, o
imparare da un boscaiolo esperto, anche perché i metodi cambiano a
seconda dell'ambiente locale e di quale tipo di alberi si vuole
abbattere. I corsi di sicurezza esistono un po' dappertutto, e i
fabbricanti di motoseghe forniscono ottimi libretti d'istruzione e
filmati (disponibili anche su internet) che indicano le procedure
corrette.
C'è una regola importante, da seguuire sempre:
l'albero va abbattuto con due tagli, il primo dei quali deve penetrare
per 1/4 del diametro del tronco, in modo da ottenere una caduta
controllata, nella direzione desiderata. Il secondo va praticato dal
lato opposto, e deve fermarsi a pochi centimetri dal limite del primo,
dimodoché la parte non tagliata funga da cerniera sulla quale l'albero
si piegherà con un movimento fluido. Se il tronco non è perfettamente
dritto, questo secondo taglio può essere adattato all'inclinazione
dell'albero in modo da regolare la direzione di caduta, ma apprendere
questa tecnica da un libro è come seguire un corso di tango per
corrispondenza.
Durante la sramatura si rischiano incidenti.
L'accorgimento più importante è quello di posizionarsi da un lato
dell'albero e sramare la parte opposta, con la barra della sega
appoggiata al tronco. Ai corsi vengono impartite alcune regole fisse:
farsi accompagnare da un esperto, non portare mai con sé un cane o un
bambino, cominciare dagli alberi più piccoli e prestare sempre la
massima attenzione al vento, perché basta un lieve refolo per far
oscillare anche l'albero più grosso. Agli inizi è già abbastanza
difficile far cadere nella giusta direzione un albero di medie
dimensioni; se poi ci si mette anche il vento, si aggiunge un ulteriore
fattore di rischio. Anche se il primo taglio è perfetto e la procedura
viene seguita meticolosamente, una folata può spingere l'albero nella
direzione sbagliata, e nulla può arrestarne la caduta. Questo lavoro,
all'apparenza tanto semplice e rozzo, in realtà, presenta una gran
quantità di sottigliezze e trucchetti che solo la dura scuola
dell'esperienza può insegnare.
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