...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…
Le Voci Consigliano
martedì 25 aprile 2017
Ridevolissimevolmente al Caffè Arcadia a Conegliano
lunedì 24 aprile 2017
Viaggiare tra le parole: Norwegian wood: il metodo scandinavo per tagliare, accatastare e scaldarsi con la legna
il raccontino del lunedì offerto dall'amico Patrizio Neri
Riesco ancora a rievocare tutte
le sensazioni del giorno in cui mi resi conto che un fuoco a legna è ben
più di una fonte di calore. Non era una gelida giornata d'inverno,
anzi, era fine Aprile. Avevo già montato da un pezzo i pneumatici estivi
sulla Volvo e ripulito gli sci dalla sciolina di Pasqua. Eravamo venuti
ad abitare ad Elverum appena prima di Natale, e per sopravvivere alla
seconda metà di un inverno non troppo rigido ci bastarono il
riscaldatore per il blocco motore dell'auto e un paio di stufe a
ventola. I nostri vicini erano una coppia di pensionati, brava gente,
dell'allegra e laboriosa generazione del dopoguerra. Il marito, Ottar,
rimase chiuso in casa fino al disgelo per via di una malattia ai
polmoni.
In quel giorno di primavera, mentre spirava una
leggera brezza, l'inverno che ci eravamo lasciati alle spalle era
l'ultimo dei miei pensieri.
Fu allora che arrivò un trattore
con un rimorchio, che si fermò ed entrò in retromarcia nel vialetto dei
vicini. Il motore aumentò i giri, il rimorchio s'inclinò e rovesciò nel
cortile un enorme carico di legno di betulla.mercoledì 19 aprile 2017
in ricordo di Gomorra
GOMORRA
Fin dalla prima immagine si entra in un mondo parallelo; un
mondo che non sta ne sopra, ne sotto, ma è violentemente parallelo alla
quotidianità. Ciò che colpisce è la mancanza di vie d'uscita, se non quella di andarsene
portandosi comunque dietro ciò che si ha, ciò che si è vissuto e quindi una via
d'uscita che diventa un compromesso piuttosto che una soluzione.
Le immagini del degrado ambientale sono l'espressione delle
persone che ci vivono e che nonostante il grosso giro di denaro non tenta
minimamente di abbellire, di pulire, di mascherare.
Quando il film uscì nel 2008 mi rifiutai di andarlo a
vedere:"Ecco, la solita retorica!". Quando il film sfiorò l'Oscar
commentai con un."Ecco, il nuovo realismo italiano che non propone la
bellezza, ma solo il marcio, senza proporre soluzioni".
L'altra sera, finito di veder il film, mi sono resa conto che
guardare in faccia la realtà aiuta a pensare a delle possibili soluzioni e a capire chi arriva da quel
vissuto.
Guardando le vele di Scampia mi ha fatto ricordare un mio
amico attore che in vari momenti è andato a fare dei laboratori teatrali in
quel luogo.
Come pure mi è venuto in mente un programma radiofonico che
raccontava dei tornei di pallavolo organizzato da squadre professioniste del
nord in quei luoghi.
Che si debba ricominciare da qui?
martedì 18 aprile 2017
Viaggiare con le Parole "LE PIETRE" di CLAUDIO MORANDINI
"Le pietre" è il libro della sera, la voce di un cantastorie di
carta, che introduce ai suoni della notte: frane, sfrigolio delle rocce, eco
del torrente, rimbombi sotto terra.
Come un bambino in attesa della prossima storia, il
lettore si trova all'interno di un cerchio che gira, gira intorno a un mistero:
le pietre semoventi e il villaggio alpino di Sostagno.
La vita lineare, scandita dalla transumanza, dettata
dal ritmo delle stagioni, sei mesi a monte e sei a valle, a un certo punto, ma
le ipotesi su quale sia stato il momento esatto sono molte, cede il passo alla
vita instabile, non solo degli abitanti di Sostagno, ma di tutto ciò che li circonda.
C'è chi, come l'Io narrante, ha vissuto linearità e instabilità e chi, più giovane, non ha altre pietre
di paragone che quelle semoventi.
Il lettore ascolta-legge di supposizioni, spiegazioni,
ardite congetture sul perché, da decenni, questo fenomeno appaia sempre così singolare. Fino al tentativo
degli abitanti di Sostagno di coglierne l'attrattiva per fare del villaggio
alpino una meta turistica; fino a rassegnarsi a diventare, un giorno lontano,
tutta pianura e chiedersi come sarà, vive in pianura; fino al "dovreste andarvene da
qui", scandito ogni volta dal guardiacaccia Severino Mutolo.
Le spiegazioni della scienza non sono sufficienti, ma
come spiegare altrimenti il fenomeno?
C'è chi considera le pietre semoventi una sciagura,
conseguenza dell'arrivo dei coniugi Saponara, "i due babbei di città", nella cui casa, Villa
Agnese, tutto ha inizio, tanto da pensare a uno spettro, oppure chi, come i
bambini, le considera "animaletti da compagnia" con cui giocare per
anni, a tal punto da scordarsene, perché le pietre compaiono improvvise, ma si muovono lente,
con calma.
Claudio Morandini, attraverso una prosa antica,
suadente come una cantilena, ci conduce in un viaggio tra il tempo presente e
quello passato, sbirciando ogni tanto in quello futuro. "Le pietre" è un libro che culla, come una
voce di tempi e luoghi lontani; allo stesso tempo, però, è un libro che ammonisce: la
ragione non è affare
buono per tutte le stagioni, guardare rapidi e sospettosi non porta frutto. E
ricordare chi si è stati
non è un
affare di cui ridere.
"Le pietre", dunque, è un invito alla riconquista
di uno sguardo scrupoloso verso ciò che ci circonda, uno sguardo "di ora in
ora".
sabato 15 aprile 2017
Pasquetta in Vigna con Le Voci in Viaggio
Per chi desidera c'é la possibilitá di prenotare il cestino pic nic.
Si torna in Vigna dove si potrá fare una degustazione del nostro Prosecco!
Se volete partecipare con solo la passeggiata: adulti 8 euro e bambini 5 euro, se volete fare anche il pic nic aggiungendo 10 euro potrete avere il cestino pensato dalla nostra cuoca Ada, a breve il dettaglio.
Piccola anticipazione: I cestini saranno di due tipi: vegetariano e tradizionale!
Per partecipare vi chiediamo di prenotare entro giovedí 13 aprile!
All'Agriturismo "La vigna di Sarah"
Via Col De Luna 6, Vittorio Veneto
LIdia Ravera "Il Terzo Tempo"
Interessante libro da mettere in lista. Clicca qui per una bella recensione.
"Costanza non è vecchia però presto lo sarà. Convinta che il terzo tempo sia da vivere pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità, ne scrive con spirito battagliero in una rubrica. «Insegno malinconia positiva. Soffrire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene.» Quando eredita dal padre un austero ex convento a Civita di Bagnoregio si lascia prendere da un progetto vagamente sconsiderato... "
"Costanza non è vecchia però presto lo sarà. Convinta che il terzo tempo sia da vivere pienamente, senza mai smettere di cercare la felicità, ne scrive con spirito battagliero in una rubrica. «Insegno malinconia positiva. Soffrire da vecchi è la regola. Soltanto i vecchi speciali ce la fanno. E i vecchi speciali sono quelli che stanno bene.» Quando eredita dal padre un austero ex convento a Civita di Bagnoregio si lascia prendere da un progetto vagamente sconsiderato... "
giovedì 13 aprile 2017
lunedì 10 aprile 2017
Viaggiare tra le parole: La mossa del cavallo di Andrea Camilleri
un nuovo invito alla lettura dal nostro amico Patrizio Neri
Donna Trisìna Cicero era una trentina mora, con gli
occhi verdi sparluccicanti e due labbra rosse come le fiamme
dell'inferno. Mischineddra, era rimasta vìdova da tre anni. Da allora si
vestiva tutta di nìvuro, a lutto stretto, lo stesso però gli uomini
quando la vedevano passare facevano cattivi pinsèri, tanta grazia di Dio
senza che ci fosse un màscolo a governarla. Ma in paìsi c'era chi
sosteneva che quel campo era stato invece arato e abbondantemente
seminato....
Patre Artemio Carnazza, parroco del paese, era un
omo che stava a mezzo tra la quarantina e la cinquantina, rosciano,
stacciùto, amava mangiari e bìviri. Con animo cristiano era sempre
pronto a prestare dinaro ai bisognevoli e doppo, con animo pagano, si
faceva tornare narrè il doppio e macari il triplo di quello che aveva
sborsato. Soprattutto, patre Carnazza amava la natura. Non quella degli
accidruzzi, delle picorelle, degli àrboli, delle arbe e dei tramonti,
anzi di quel tipo di natura egli altissimamente se ne stracatafotteva.
Quella che a lui lo faceva nèsciri pazzo era la natura della fìmmina
che, nella sua infinita varietà, stava a cantare le lodi alla fantasia
del Criatore: ora nìvura come l'inca, ora rossa come il foco, ora bionda
come la spica del frumento, ma sempre con sfumature di colore
diverse.....Questa storia con donna Trisìna durava da una decina di
jorna; Trisìna doppo la messa s'apprestava nel suo quartino, ma appena
che lui ci metteva una mano sopra quella s'arrivoltava come la vipera
che era. Quant'era beddra, però, la pìpera! Non ci sapeva resistere. Si
fece persuaso che ancora una volta, per ottenere qualiche cosuzza da
lei, doveva pagare.sabato 8 aprile 2017
Le Voci in Viaggio al Caffè Arcadia di Conegliano
Ridevolissimevolmente
al caffè Arcadia il 15 aprile ore 17,30
Al Caffè Arcadia in Corte delle Rose a Conegliano il 15 aprile dalle 17,30, le Voci in Viaggio vi "somministreranno" una scelta di letture "terapeutiche". Sappiamo tutti che ridere fa bene alla salute e le Voci tengono molto alla salute dei loro amici e...come disse il buon Giacomo Leopardi...
"Ridete franco e forte, sopra qualunque cosa, anche innocentissima, con una o due persone, in un caffè, in una conversazione, in via: tutti quelli che vi sentiranno o vedranno rider così, vi rivolgeranno gli occhi, vi guarderanno con rispetto, se parlavano, taceranno, resteranno come mortificati, non ardiranno mai rider di voi, se prima vi guardavano baldanzosi o superbi, perderanno tutta la loro baldanza e superbia verso di voi. In fine il semplice rider alto vi dà una decisa superiorità sopra tutti gli astanti o circostanti, senza eccezione. Terribile e spaventosa è la potenza del riso: chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire."
Vi aspettiamo numerosi e con tanta voglia di divertirvi
giovedì 6 aprile 2017
Pasquetta in Vigna con Le Voci in Viaggio
Per chi desidera c'é la possibilitá di prenotare il cestino pic nic.
Si torna in Vigna dove si potrá fare una degustazione del nostro Prosecco!
Se volete partecipare con solo la passeggiata: adulti 8 euro e bambini 5 euro, se volete fare anche il pic nic aggiungendo 10 euro potrete avere il cestino pensato dalla nostra cuoca Ada, a breve il dettaglio.
Piccola anticipazione: I cestini saranno di due tipi: vegetariano e tradizionale!
Per partecipare vi chiediamo di prenotare entro giovedí 13 aprile!
All'Agriturismo "La vigna di Sarah"
Via Col De Luna 6, Vittorio Veneto
mercoledì 5 aprile 2017
SONIA ROS >>Mostra "ANIME AL FRONTE"
mostra
SONIA ROS
ANIME AL FRONTE
a cura di LORENA GAVA
sabato 8 aprile 2017
alle ore 18:00
presentazione di LORENA GAVA e SILVIO FUSO
PALAZZO SARCINELLI, GALLERIA NOVECENTO
CONEGLIANO
8 APRILE - 1 MAGGIO 2017
Viaggiare tra le Immagini °°A Girl walks Home alone at Night°°
Per la rassegna "Sguardi di Registe" giovedì 6 aprile alle 20:30 al cinema Don Bosco di Conegliano verrà proiettato il film:
A Girl walks Home alone at Night
REGIA: Ana Lily Amirpour DURATA: 98 minuti
A Girl walks Home alone at Night
REGIA: Ana Lily Amirpour DURATA: 98 minuti
GENERE: Horror, Romantico NAZ: USA, Iran
CAST: Sheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Mozhan Marnò, Dominic Rains, Rome Shadanloo, Milad Eghbali, Reza Sixo Safai
A
Girl walks Home alone at Night è il film d’esordio di Ana Lily
Amirpour, regista di origini iraniane cresciuta tra Gran Bretagna e
Stati Uniti. E, come la storia della Amirpour, è film dal doppio volto,
anzi dai doppi
volti: è una favola nera e romantica che però racconta la dura realtà
di violenza e sopraffazione della società iraniana, è girato a Los
Angeles ma ambientato nel Paese natale della regista, è un concentrato
di citazioni del cinema occidentale, ma esibisce con fierezza la sua
identità medio-orientale.
Bad
City è una cittadina della periferia iraniana dominata da uomini
violenti e corrotti. Denaro, droga e prostituzione sono i capisaldi di
un luogo senza speranza, fino a quando compare una strana ragazza
ammantata di nero. Vaga per le strade di notte e sembra una delle tante
vittime indifese di Bad City, ma in realtà è un predatore spietato che
punirà i criminali, vigilerà sugli innocenti e offrirà una possibilità
di redenzione a chi ha ancora spazio per l’amore nel proprio cuore.
Crash
Luoghi comuni. Stereotipi. Odio razziale. Confini, muri. "Crash" (2004) ci porta dentro la società americana all'epoca di quando le due torri erano state da poco abbattute. Un cast eccezionale ci porta a vivere un crescendo di emozioni attraversando il quotidiano di un singolo giorno di diversi personaggi, nella stessa città e che, in modo circolare, si trovano a vivere dei fatti in comune. Alcuni fatti belli, altri un po' meno. Destino? Caso? Direi richiamo al senso di responsabilità per cui ogni individuo è chiamato a vivere. Buona Visione.
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