...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

venerdì 27 settembre 2013

In Viaggio con Le Voci in Viaggio!



Eccoci con un'altra proposta di Viaggio con ...le Voci in Viaggio.

Abbiamo sempre piacere di condividere quanto facciamo con i nostri amici e con quelli che lo vorranno diventare.

Andremo nei Colli Euganei, in un luogo dove i confini di tre provincie si toccano: Vivenza, Padova e Verona.

Al mattino visiteremo Villa Da Schio a Costozza (VI)

e nel pomeriggio Il Vivaio La Campanella a Cervarese Santa Croce (PD) 

con visita dello stesso ed  evento delle Voci in Viaggio "Storie di Rose".

Rientreremo per la serata.

Vi aspettiamo!

Antonella
338/41.49.485

giovedì 19 settembre 2013

Tra il Dire e il Fare ci sta di mezzo il ...Sognare!



Credo sia noto a tutti il detto "Tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare" per puntualizzare  il senso di responsabilità che la persona deve tener presente mentre dice, afferma una cosa, un percorso, una scelta che vuol fare.
A me piace il mare.
Quando conduco dei laboratori o mi ritrovo con alcuni amici, uno dei giochi che mi piace fare è quello   di immaginare, sognare, di essere tutti insieme su una zattera che galleggia sul mare aperto.
La responsabilità di ciascuno fin dal primo momento è quella di contribuire per fare in modo che la zattera non si rovesci.
Ci vuole senso di equilibrio legato al senso di distribuzione del peso sulla superficie della zattera.
Ci vuole lavoro di squadra. Solo collaborando si riesce a trovare l'equilibrio.

Inizialmente il mare è calmo e il sole ci scalda gentilmente.Si viaggia bene. Qualcuno canta. Qualcuno ride. Qualcuno pensa.

Arriva la notte.
Da lontano si vede un temporale che avanza.
Il mare si increspa e le onde piano, piano si fanno sempre più alte.
L'equilibrio in questa situazione si fa sempre più fragile.
Dobbiamo stare più attenti.
Dobbiamo stare più uniti.
Dobbiamo usare più forza per resistere.
Dobbiamo ascoltare le difficoltà di ognuno e sopperire alla forza di chi ha un momento di sconforto, ha un calo di energia.

Finalmente il temporale passa. Il mare torna calmo. L'equilibrio si può tenere anche se siamo stanchi.
Ci raccontiamo le paure, le difficoltà.
Ci raccontiamo che solo con la forza di volontà e l'energia di tutti abbiamo attraversato indenni la tempesta.

E mentre ci raccontiamo, lontano scorgiamo... Terra.

A me piace il mare.
A me piace sognare.
A me piace dire che tra il dire e il fare ci sta di mezzo il ...
...Sognare!

Buon viaggio.


mercoledì 11 settembre 2013

Violenza Sulle Donne | Storie Fuori Fuoco | PPaoloVideo



Storie di fuoco da un fuori fuoco.
Il nuovo viaggio delle Voci nel mondo femminile. Una femminiltà travisata, svilita, stracciata, zittita.
Ci stiamo interrogando. Stiamo cercando. Viaggiamo Nel Mondo alla ricerca di perché, alla ricerca di risposte, alla ricerca di se stessi.
Per ora...silenzio e ascolta.
Anche il tuo Cuore.

giovedì 5 settembre 2013

Maria Callas - Puccini - O mio babbino caro



Storie di faide tra famiglie più o meno facoltose.La supplica amorevole di una figlia verso il padre.  Storia di un Amore che supera le miserie umane.
Da ascoltare con cura.
Da guardare sui volti degli artisti l'emozione suscitata da un autore, Puccini che a distanza di anni riesce a trasmetterci le parole che arrivano dal cuore, i segnali dell'animo umano.
Amorevolezza allo stato puro.
Buona visione.
Aria "O mio Babbino caro" dall'opera "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Schicchi

lunedì 2 settembre 2013

Ballata delle donne

 

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

-- Edoardo Sanguineti