Sono tornata! Carica di energie positive e ricaricata fisicamente dopo il jet lag e il caldo micidiale che ho trovato qui in Italia.
Un viaggio iniziato ad ottobre 2013 quando ho visto il video appello di Traci Dinwiddie - in foto è quella più carina delle due... - che attirava l'attenzione su una pandemia silenziosa, ma dilagante: l'Aids.
Qui in Italia se ne parla poco, quasi niente.
La sfida era quella di raccogliere fondi per la causa, imparare ad usare la bici da corsa per farsi 830 km tra San Francisco e Los Angeles, abituarsi al campeggio con più di 3000 persone,organizzare un viaggio oltreoceano portando l'essenziale e fare il viaggio da sola.
Ho incontrato persone meravigliose che ti ringraziavano ad ogni occasione per quanto hai fatto per loro: sostenere la causa.
I chilometri erano tanti e non li ho fatti tutti. Questo mi ha permesso di conoscere tutti i vari settori dell'organizzazione: i roadie, i medici, i volontari, lo staff mensa....e di godermi il campeggio.
Ho imparato soprattutto a guardare e a fare tesoro di ciò che faccio e che ho fatto e non di quello che non ho fatto....preziosa lezione di vita che ti va guardare il mondo da un punto di vista diverso: quello migliore.
Grazie a quanti mi hanno sostenuta, seguita, incoraggiata e anche a quanti mi hanno scoraggiata, non ascoltata, perché mi hanno dato comunque la possibilità di andare avanti lottando, un po'.
Grazie a te che stai leggendo e che ti starai chiedendo come è stato andato avvenuto, perché avremo modo di conoscerci.
Ecco, un'altra meraviglia di questo evento.
Bentornata, anche se non hai fatto tutti i chilometri su una sella, quello che hai fatto è grande. E questa esperienza ti farà buona compagnia per molto tempo. A presto.
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