...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

martedì 4 luglio 2017

Viaggiare con le Parole @@@"Lord Jim" di Joseph Conrad ediz. Bompiani@@@

Grazie al nostro amico Patrizio che ci manda sempre queste pillole di libro.

Era alto quasi sei piedi, forse un pollice o due in meno, solidamente costrutto, e vi veniva incontro con le spalle un po' incurvate, la testa in avanti, e uno sguardo dall'alto in basso che vi faceva pensare a un toro pronto a caricare. la sua voce era profonda e sonora e i suoi modi rivelavano una tenace sicurezza in se stesso che pure nulla aveva di aggressivo. Sembrava una necessità quel suo atteggiamento, che appariva diretto tanto agli altri quanto a se medesimo. Meticolosamente curato nella persona, vestiva di bianco dalla testa ai piedi ed era assai popolare nei vari porti dell'Estremo Oriente, dove si guadagnava da vivere come agente di forniture marittime.
Un agente marittimo non ha bisogno di sottostare ad alcun esame, ma deve possedere in astratto una certa capacità, e saperla dimostrare praticamente. Il suo lavoro consiste nel precedere, a vela, a vapore o a forza di remi, gli altri agenti marittimi a bordo di ogni nave in procinto di gettar l'ancora, per salutare con effusione il capitano, e costringerlo ad accettare un biglietto da visita recante l'intestazione del fornitore navale da cui dipende; e, non appena il comandante scende per la sua prima visita a terra, deve pilotarlo con fermezza, ma senza ostentazione, sino a un magazzino vasto come una caverna, pieno zeppo di tutte quelle cose che si mangiano e si bevono a bordo; dove si può trovare e ottenere tutto ciò che può rendere bella ed atta alla navigazione la nave: da una serie di anelli per la catena dell'ancora sino alle lamine di foglia d'oro per decorare gli intagli di poppa; e dove il capitano è ricevuto come un fratello da un fornitore marittimo che non ha mai visto prima. Vi si trovano sempre un salotto fresco, poltrone, bottiglie, sigari, l'occorrente per scrivere, una copia dei regolamenti del porto, e il calore di un benvenuto che scioglie il sale da cui è impregnato il cuore di un marinaio dopo tre mesi di ininterrotta navigazione. Quella prima conoscenza deve essere coltivata, sino a quando la nave rimane in porto, dalle visite giornaliere dell'agente marittimo. Nei confronti del capitano egli deve essere fedele come un amico e pieno di attenzioni come un figlio, avere la pazienza di Giobbe, la disinteressata devozione di una donna, e l'allegria di un buontempone. Alla fine, si manda il conto. E' un mestiere bello e umano. Ecco perché i buoni agenti marittimi sono così scarsi. Quando un agente che possieda la capacità in astratto ha anche il vantaggio di essersi formato in mare, egli merita da parte del suo principale un bel po' di soldi e molta indulgenza. Jim aveva sempre stipendi ottimi e, in quanto a soddisfazioni, ne riceveva tante che sarebbero bastate a conquistare la fedeltà del diavolo in persona. Tuttavia, dando prova della più nera ingratitudine, gli accadeva di licenziarsi senza apparente motivo e di far fagotto. Ai suoi datori di lavoro forniva immancabilmente spiegazioni che, in realtà, non spiegavano nulla. Essi dicevano: "Maledetto pazzo!", non appena aveva voltato le spalle. E questo era il loro modo di commentare la sua squisita sensibilità.
Per i bianchi che trafficavano sulla costa e per i capitani di mare egli era semplicemente Jim, null'altro.
Il testo è tratto da "Lord Jim" di Joseph Conrad ediz. Bompiani.

Nessun commento:

Posta un commento