...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

sabato 7 gennaio 2012

J.Edgar

Sala buia, gremita di persone. Ritardatari della prenotazione con scatole di popcorn strabordanti, di bicchieri di coca opportunamente coperti. Bocche masticanti, luci dei telefonini da spegnere o con le ultime parole da spedire per l'appuntamento dopo grande schermo.
Immagini quasi bianco e nero riempiono lo schermo. Qualcuno comincia a fare silenzio.
Viene condivisa la storia di un uomo che ha cambiato le sorti di un paese. La macchina da presa scorre gli anni di quest'uomo e di quanti lo hanno accompagnato nel bene o nel male.
Non appare tanto l'importanza dei fatti storici, quanto la sua umanità entrata nella vita di una nazione, cambiandone la direzione. Il giudizio sul suo operato non viene espresso dal regista. Forse spetta ad ognuno di noi. Anzi, forse dovremmo cogliere l'opportunità per leggere la realtà e proiettarsi nel futuro senza giudicare.
Già, la realtà. Quello che ho potuto riscontrare io stasera è una realtà dove ci sono ancora persone che sbottano in risate, commentini, battutine di fronte alla dimostrazione di affetto di due persone. E' stata la nota stonata, l'acido nel dolce, il nervo punto nel vivo. E' stata la poesia che eleva al cielo strappata di mano al poeta e gettata nel fango. E' stato come morire di sete, perchè nessuno ha voluto prendere l'acqua del pozzo. E' stato un retrocedere nel tempo, tornare dove non era concesso capire. E' stato un tuffo nel brutto.
Consiglio a tutti la visione di " J.Edgar" sperando che il pubblico possa dare una buona...Visione.


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