...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

sabato 24 agosto 2013

Le farfalle del Monte Ortigara


Le farfalle sul Monte Ortigara sono nere. Ovvero, hanno lo stesso colore dei residui bellici  arrugginiti che ancora si trovano sul quel campo di battaglia.

Salendo i sentieri che portano alla cima del monte sei sempre accompagnato dal loro volo.

Leggere, silenziose si lasciano trasportare dal vento sopra i sassi bianchi accentuando così il loro colore.

Un tocco di eleganza e di gentilezza su un luogo carsico teatro di un sacrificio assurdo.

Una carezza silenziosa e rispettosa sugli spiriti dei caduti.

Un palcoscenico da cui tuona la frase “Grazie al sacrificio di questi giovani l’Italia è divenuta una terra libera!”

L’ho studiato a scuola, l’ho ripetuto pure io, ma oggi mi sento di dire “Libera da chi? Libera da cosa?”.

Come posso avere il coraggio e l’orgoglio  di ripetere una frase così ad affermare che un atto di violenza è un atto che porta libertà?

I ragazzi che sono andati in guerra sono stati costretti ad andarci. Costretti dai giochi politici e dalla sete di potere di pochi. Gli stessi pochi che con tanta leggerezza li hanno scaraventati addosso ad altri che  come loro sono stati costretti ad arruolarsi e a morire per lo stesso motivo.

Echi che ritornano ai giorni nostri per ripetere la necessità di una rivoluzione che resetti tutto e faccia partire tutto da capo.

C’è chi reclama, urla la necessità di un atto  di violenza per uscire dalla cosiddetta “crisi” che chiaramente espone l’ incapacità di assumersi le proprie responsabilità, la paura del cambiamento, la necessità di condividere le proprie esperienze, di parlare nuove lingue, di aprirsi al diverso da noi e accoglierlo come ricchezza.

Le urla si alzano dagli stadi, dai parcheggi dei supermercati, dalle code ai caselli, dai cancelli delle fabbriche e dimostrano tutto il nostro rifiuti  di fronte all’evidente, alla vera necessità: uscire e smontare un sistema che ci rende schiavi dall’epoca della prima guerra mondiale.

Sì, questa è la vera libertà che dobbiamo costruire. Con leggerezza. Respirando profondamente. In silenzio dentro deve maturare una, La scelta di libertà.

Le farfalle non parlano. Le farfalle ricordano. Ci ricordano.

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