...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

venerdì 5 settembre 2014

Storie di viaggiatori Altri....



✔  Il bambino e lo scarpone

- Ciao Scarpone - disse il bambino guardando la vecchia scarpa di cuoio appoggiata sui gradini della scala che dava al cortile del rifugio.
Sei tutto sporco di terra perché non ti pulisci?
- Ciao bambino - rispose lo scarpone,
- Non sono sporco, ho addosso la Madre Terra che mi ricorda in ogni momento il profumo dei luoghi che calpesto. Non devi giudicare lo sporco di fuori, cerca di imparare a riconoscere il Pulito che c’è dentro che è importante.
- Hai la suola consumata, invece i miei sandali sono nuovi - disse il bambino
- La mia suola è consumata perché ho percorso molti luoghi. Tu vedi di consumare anche le tue altrimenti significa che non ti sposti più di tanto. Un bambino si deve muovere e imparare le cose che stanno intorno e questo succede camminando - sospirò lo scarpone
- Ma camminare è faticoso! - urlò il bambino
- La fatica è un prezzo che si può pagare perché porta a capire l’importanza delle azioni. In natura la fatica è parte del movimento. Disse con voce suadente lo scarpone.
- Uffa, sei noioso in fondo sei solo una vecchia scarpa petulante! Pensi di sapere tante cose solo perché cammini - disse ridendo con voce grintosa il bambino
- Non penso di sapere tante cose ma so l’importanza del saperle le cose, bambino caro; in quanto al cammino… sappi che intorno c’è un mondo che aspetta di essere conosciuto, non importa dove e in che luogo poiché ogni luogo è un mondo da conoscere, se cammini sarai libero, se cammini diventerai un grande uomo perché la conoscenza è libertà - sospirò ancora lo scarpone
- Ma io sono libero! Gioco mi diverto e faccio tante cose - disse il bambino indispettito
- Conosci il respiro dell’albero, bambino caro?
Conosci il segreto delle gocce di rugiada?
Il profumo dell’ombra e il battito del sole?
Il sorriso del fiore che si inebria della farfalla che gli solletica il petalo? - Continuò lo scarpone
- Ma che lingua parli Scarpone???? Ridendo forte il bambino si mise a sedere sui gradini
- Parlo una lingua che vorrei tu imparassi a parlare perché ciò significherebbe che hai iniziato a camminare intorno a te - sentenziò lo scarpone
- In fondo sei simpatico, queste cose non le ho mai sentite e devo dire che mi incuriosiscono - rispose il bambino guardando lo scarpone
- La curiosità è già il primo passo verso la conoscenza, in un qualche modo sei già in cammino - disse lo scarpone
- Posso camminare con te? disse il bambino prendendo in mano lo scarpone
- Tu non devi camminare con me ma puoi camminare insieme a me; posso camminare al tuo fianco perché il cammino è di tutti sei libero di camminare. Se solo tu lo vuoi - disse teneramente lo scarpone stringendo i lacci nella mano del bambino
- Mi racconti della rugiada e del respiro del sole? disse il bambino allo scarpone
- Ti racconto ciò che tu vedi, se vuoi, ti racconto delle stagioni del tempo e del silenzio; la vita è un racconto, il cammino ne è un capitolo importante - disse con orgoglio lo scarpone
- Quindi in un qualche modo… camminare è scrivere, è un raccontare - chiese il bambino
- Camminare è come respirare. È parte della vita. Il cammino finisce dove inizia la morte - disse lo scarpone
- Dove mi porti ora? chiese il bambino
- Stiamo andando a Bolzano piccolo amico, lì conoscerai persone che camminano - sorrise lo scarpone
- E come li riconoscerò? - domandò incuriosito il bambino
- Dai loro sorrisi e dai loro abbracci. Ma li riconoscerai soprattutto da come guardano la vita.
Massimo Montanari
per il Festival del camminare di Bolzano

(testo liberamente dalla newsletter del gruppo "La compagnia dei cammini"
luca@camminoprofondo.it


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