...una voce...tante emozioni...un viaggio...tante voci...un libro...le voci in viaggio...
Siamo un gruppo di persone che Ama la lettura e ha deciso di mettere in valigia storie, racconti, fiabe, poesie e di partire per un lungo Viaggio, in mezzo alla gente.
Ad ogni tappa del nostro cammino trasmettiamo con la nostra Voce emozioni che partono da Viaggi lontani, a volte persi nel tempo.
Leggendo parole scritte da vite più o meno note, ma che hanno lasciato un segno nella storia del mondo, possiamo leggere la vita di tutti i giorni e cominciare a scrivere quella che verrà.
L’emozione più grande è leggere negli occhi e nel cuore di chi ti ascolta la condivisione di ciò che arriva dalla nostra anima.
Ed è l’inizio di un nuovo Viaggio…


Le Voci Consigliano

lunedì 8 maggio 2017

Il Raccontino del Lunedì "Norwegian wood: il metodo scandinavo per tagliare, accatastare e scaldarsi con la legna" di Lars Mytting

Ancora un estratto da un libro offerto dal nostro collaboratore Patrizio Neri

...Quando il boscaiolo inesperto si accinge all'opera, occorre una certa dose di autocontrollo: la prudenza è una virtù che serve anche all'impiegato d'ufficio, ma più ancora a chi maneggia una motosega. Anche i boscaioli di una volta avevano terribili incidenti sul lavoro, e chi non usa la massima accortezza con la motosega rischia di mutilarsi. A piena velocità, la catena scorre a 70 km/h, e calcolando entrambi i lati il taglialegna si ritrova in stretta vicinanza con più di mille famelici denti al secondo. Questo libro non ha la pretesa d'insegnare come abbattere alberi in modo sicuro: occorrono testi appositi e insegnamenti pratici. In Norvegia è ormai diffusa l'idea che per maneggiare una motosega si debba seguire un corso specifico, o imparare da un boscaiolo esperto, anche perché i metodi cambiano a seconda dell'ambiente locale e di quale tipo di alberi si vuole abbattere. I corsi di sicurezza esistono un po' dappertutto, e i fabbricanti di motoseghe forniscono ottimi libretti d'istruzione e filmati (disponibili anche su internet) che indicano le procedure corrette.
C'è una regola importante, da seguuire sempre: l'albero va abbattuto con due tagli, il primo dei quali deve penetrare per 1/4 del diametro del tronco, in modo da ottenere una caduta controllata, nella direzione desiderata. Il secondo va praticato dal lato opposto, e deve fermarsi a pochi centimetri dal limite del primo, dimodoché la parte non tagliata funga da cerniera sulla quale l'albero si piegherà con un movimento fluido. Se il tronco non è perfettamente dritto, questo secondo taglio può essere adattato all'inclinazione dell'albero in modo da regolare la direzione di caduta, ma apprendere questa tecnica da un libro è come seguire un corso di tango per corrispondenza.
Durante la sramatura si rischiano incidenti. L'accorgimento più importante è quello di posizionarsi da un lato dell'albero e sramare la parte opposta, con la barra della sega appoggiata al tronco. Ai corsi vengono impartite alcune regole fisse: farsi accompagnare da un esperto, non portare mai con sé un cane o un bambino, cominciare dagli alberi più piccoli e prestare sempre la massima attenzione al vento, perché basta un lieve refolo per far oscillare anche l'albero più grosso. Agli inizi è già abbastanza difficile far cadere nella giusta direzione un albero di medie dimensioni; se poi ci si mette anche il vento, si aggiunge un ulteriore fattore di rischio. Anche se il primo taglio è perfetto e la procedura viene seguita meticolosamente, una folata può spingere l'albero nella direzione sbagliata, e nulla può arrestarne la caduta. Questo lavoro, all'apparenza tanto semplice e rozzo, in realtà, presenta una gran quantità di sottigliezze e trucchetti che solo la dura scuola dell'esperienza può insegnare.

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