ancora un toccante estratto regalatoci dal nostro amico Patrizio Neri
Il mio numero di serie è 
6545-01-522. Sono stato estratto da una confezione di plastica, 
srotolato, controllato e rimesso a posto: Un pennarello nero ha scritto 
sopra di me BA5799-0-Positivo e sono stato infilato nella tasca 
sulla coscia sinistra dei pantaloni della mimetica di BA5799. Sono 
rimasto lì: la tasca è stata aperta di rado. Ho passato dentro la tasca 
otto settimane, due giorni e quattro ore. Ancora non c'era bisogno di 
me. Scivolavo avanti e indietro contro la coscia di BA5799, avanti e 
indietro, in genere lentamente ma a volte in fretta, rimbalzando. E 
c'era del rumore: scoppi, colpi, gemiti acuti, grida di eccitazione e di
 rabbia.
Ho viaggiato a bordo di veicoli con cingoli e ruote, 
con ali e rotori. sono stato messo a mollo nell'acqua saponata e poi 
steso ad asciugare su un filo e per un giorno non ho fatto nulla. Alle 
06 e 18' del 15 agosto, mentre scivolavo avanti e indietro lungo la 
coscia di BA5799, sono stato sollevato in aria e rigirato su me stesso. E
 tutt'a un tratto mi sono ritrovato alla luce del sole. C'erano polvere,
 confusione e grida. Ero a terra accanto a lui. Lui stava riverso a 
faccia in giù; era incompleto. Ero accanto a lui mentre intorno a noi 
cadevano pietre e fango. 
 
Ero in mezzo alla polvere quando un 
liqiudo rosso scuro ha cominciato a scorrere a zig zag verso di me sopra
 il fango secco e screpolato. Ero lì quando non veniva nessuno e lui era
 solo e non poteva muoversi. Ero ancora lì mentre BA5799 veniva colto 
dalla paura e da una patetica disperazione, mentre lo rigiravano e gli 
infilavano due dita in bocca, mentre gli pompavano sul petto e gli 
facevano entrare l'aria nei polmoni a forza.
 
Sono stato 
raccolto da una mano scivolosa, le sono sfuggito e sono ricaduto a 
terra, poi sono stato raccolto di nuovo. Sono stato aperto da dita in 
preda al panico e coperto di quel liquido denso. Sono stato messo 
addosso a BA5799. Mi hanno stretto. Ho aderito. Mi sono chiuso attorno 
alla sua gamba finché le pulsazioni non mi hanno battuto contro. E lui 
faceva smorfie e mugulava digrignando i denti. Mi hanno stretto ancora 
di più, gli ho afferrato forte la coscia; l'ho fatto smettere di 
sanguinare per terra. Gli sono rimasto attaccato addosso mentre lo 
caricavano su una barella  e lui affondava i denti nel braccio di un 
uomo che lo trasportava. Gli sono rimasto attaccato quando siamo saliti 
sull'elicottero: A quel punto mi hanno stretto di nuovo, e l'ho 
afferrato ancora più forte. Gli sono rimasto attaccato mentre volavamo 
bassi sopra i campi e i fossi di irrigazione luccicanti e il vento 
soffiava intorno all'elicottero, quando lui ha implorato Dio di salvarlo
 e gli hanno messo delle placche di metallo sul torace e il suo corpo ha
 sussultato. E gli sono rimasto attaccato quando l'apparecchio ha smesso
 di dare un segnale, quando contro di me non pulsava più nulla.
 
Ero
 lì quando sono venuti di corsa verso l'elicottero e ci hanno portati al
 fresco dell'ospedale. Ero lì quando i dottori sembravano preoccupati. 
Gli sono rimasto attaccato quando si è ripreso, quando la macchina ha 
riemesso un segnale e il cuore vacillante ha ripreso a battere. 
Ero 
ancora lì quando hanno appeso la sacca di sangue sopra BA5799 e gli 
hanno tagliato via quel che restava della gamba. E poi mi hanno 
srotolato e sciolto e non ero più lì: a BA5799 non servivo più.
 
Il
 mio numero di serie è 6545-01-522-laccio emostatico. Sono finito in 
fondo a un bidone per i rifiuti della sala operatoria e poi mi hanno 
bruciato.
 
Il testo è tratto da "Anatomia di un soldato" di Harry Parker. ediz. BIGSUR.
 
L'autore
 del romanzo, con il nome di Tom Barnes, è un giovane capitano 
dell'esercito britannico in Afghanistan, che durante una missione salta 
in aria su un ordigno improvvisato e perde le gambe. La storia, 
autobiografica e tragicamente ordinaria, è raccontata in maniera 
originale attraverso 45 capitoli ciascuno narrato da un oggetto 
testimone della vicenda: una scarpa da ginnastica, uno zaino, una 
bicicletta, una borsa, una sega, una protesi.....Un coro di voci prive 
di sentimentalismo e di ideologia che raccontano il dramma eterno della 
guerra, con il suo carico di dolore e distruzione, ma anche la capacità 
umana di conservare la speranza. 
 
Ottimo romanzo.
 
Agli amici in C.R.I. che di lacci emostatici se ne intendono.
 
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